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Sistemi di archiviazione: meglio SSD o vecchio Hard disk?

La risposta a questa domanda è quella che si dà molto spesso in situazioni simili: dipende. Dipenda da una serie di fattori, il primo dei quali è il prezzo. Valutando infatti che innegabilmente un SSD è superiore a qualsiasi hard disk di vecchia concezione, ad oggi questi nuovi sistemi di archiviazione sono per alcuni eccessivamente costosi. Leggendo l’articolo sui migliori SSD di outofbit.it si trovano i prodotti migliori oggi in commercio, che vale la pena valutare per un computer particolarmente performante.

Cos’è un SSD

SSD è l’acronimo di Solid State Drive; a vederli sembrano dei piccoli hard disk tradizionali, almeno all’esterno. All’interno invece si cela una tecnologia nata negli ultimi anni, fatta appositamente per soppiantare i vecchi hard disk tradizionali. Migliori in fatto di tempi di lettura e di scrittura, migliori anche per quanto riguarda l’usura dell’oggetto e la durata nel tempo. Più che hard disk dovremmo infatti assimilarli a delle pennette USB di grandi dimensioni. Al loro interno è presente infatti una memoria di tipo Flash, con alcuni sistemi di controllo che permettono di gestirla al meglio. Pe performance di lettura e di scrittura sono strabilianti se le si confronta con quelle di un hard disk tradizionale, anche se si considera il migliore oggi in commercio.

I vantaggi dati dall’uso di un SSD

Maggiore velocità di lettura e di scrittura significa maggiore rapidità nello svolgere i compiti, in un certo senso. In pratica se installiamo sul nostro SSD il sistema operativo del nostro computer e i programmi di comune utilizzo, ci troveremo a caricarli in tempi record. Questo si riflette sulla più generale utilizzabilità di un computer e sul normale uso quotidiano: tempi di accensione minimi, possibilità di lavorare con maggiore rapidità e sicurezza. Allo stesso tempo gli SSD di migliore qualità sono fatti per durare nel tempo: al loro interno non ci sono parti che si muovono, accessori fisici che toccano un disco all’interno della periferica. A lungo andare questo si traduce in una maggiore durata e in una minore probabilità che la memoria venga corrotta da problematiche fisiche.

Cosa avviene nei vecchi hard disk

Il limite dei vecchi hard disk dipende direttamente dal modo in cui sono costruiti e da come funzionano. In pratica sono come dei vecchi giradischi, ma con un disco magnetico, su cui passa una testina microscopica, che legge o scrive i dati. A lungo andare il disco si rovina e possono capitare situazioni in cui alcuni settori divengono impossibili da utilizzare. Inoltre le possibilità di imprecisioni sono maggiori, oltre all’usura e alla quantità di energia utilizzata per far funzionare il tutto. Per altro all’interno di un hard disk i dati vengono posizionati “a caso”, spesso sprecando lo spazio a disposizione. Tutti questi difetti innati non sono presenti in un drive SSD, che quindi mostra molteplici vantaggi e un unico difetto: il prezzo. Visto che questi dischi oggi hanno costi molto elevati, se li si confronta con la vecchia tecnologia, molti preferiscono non utilizzarli, rinunciando ai molteplici vantaggi che offrono.

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