Che si abbia tra le mani uno smartphone, una fotocamera digitale, una videocamera o qualsiasi altro tipo di dispositivo elettronico, può essere utile avere una scheda SD per beneficiare di una quantità di spazio maggiore e di una memoria più ampia: occorre sapere, però, che non tutte le schede sono uguali, e le proposte presenti sul mercato si distinguono in base alle prestazioni offerte e alla capacità di memoria. Ecco perché è importante conoscere le loro caratteristiche, così da evitare di comprare un prodotto non adeguato alle proprie esigenze o, magari, spendere troppo per qualcosa di cui non si ha bisogno.
Di solito si pensa che per individuare la migliore scheda SD sia sufficiente puntare verso l’alto: insomma, più è grande – e più costa – e meglio è. Ciò non è sempre vero: non solo perché non tutti gli utenti hanno le stesse necessità, ma anche perché non tutti i dispositivi elettronici sono in grado di ospitare le schede di livello più elevato. Per esempio, vi sono smartphone che risultano compatibili unicamente con le schede che arrivano fino a 64 giga, mentre quelle di capacità maggiore potrebbero arrecare dei danni se utilizzate.
Nel momento in cui ci si mette in cerca della migliore scheda SD in base ai propri bisogni si deve scegliere tra quelle tradizionali, le SDHC e le SDXC. Le schede SD tradizionali non superano i 2 giga di spazio ma, a dir la verità, con il passare del tempo stanno diventando sempre più difficili da reperire, poiché ormai sono state sorpassate dalle altre due tipologie: sia le SDHC che le SDXC, infatti, garantiscono prestazioni più elevate, in quanto sono in grado di arrivare rispettivamente a 32 giga e a 128 giga.
Un altro aspetto che merita di essere preso seriamente in considerazione quando si è intenzionati a comprare una o più schede SD è la classe, che corrisponde alla velocità della memoria: come si può ben intuire, tanto più essa è elevata quanto più le performance sono vicine all’eccellenza. Una memoria veloce, giusto per fare un esempio, permette di aprire un’immagine più rapidamente di quel che sarebbe possibile con una memoria un po’ meno veloce: e lo stesso vale anche per altre azioni, come la copia di un file, l’apertura di un’applicazione, la realizzazione di un video, e così via. Con l’aumentare delle classi (2, 4, 6, eccetera) si ha un aumento della velocità minima di trasferimento dei dati.
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